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Fabrizio Servidio a Sanremo Rock 35^ edizione – sezione Trend

Nato a Pomezia (Roma) il 14/07/1970 da genitori calabresi di Grisolia (CS), saranno proprio le sue origini meridionali ad avvicinarlo, sin da bambino, alle calde, passionali, sentite ritmiche etnico popolari, delle coste e dell’entroterra, dove al sud, si sa, spicca fra tutte la tarantella.

A soli 5 anni difatti, si autocostruisce una rudimentale batteria, un tamburello e tutto ciò con il quale “giocare” a fare il musicista, ma sarà all’età di 14 anni che ne suonerà una vera, grazie a un amico che gli regalerà la sua.

Ha così la possibilità di dar seriamente sfogo a quella sua irrefrenabile voglia di musica e, anche se in maniera autodidatta, di suonare comunque davvero, non per gioco, e naturalmente a lui… piace… piace… piace…

Forma quindi un trio con il quale suonare e fare esperienze Live e, con i primi guadagni, decide seriamente di studiare lo strumento in maniera professionale, scegliendo l’arduo percorso: “musica jazz”.

In seguito, si affezionerà ad un gruppo di nome “paradisi artificiali” con il quale intraprende un cammino totalmente inedito, in quanto vi si adopererà non solo da musicista, ma anche da autore di brani.

Dopo qualche anno, tale gruppo, che nel frattempo aveva avuto diverse metamorfosi, si scioglie, ma lui, che aveva creduto fortemente in quel progetto, rimastone profondamente colpito, lo reinventa totalmente, ripartendo caparbiamente dai componenti, risuscitandolo così dalle ceneri.

Dopo continue estenuanti vane ricerche di una voce principale, avente caratteristiche tali da far brillare il gruppo, trasmetterne la propria identità e peculiarità, così da potersi distinguere ed arrivare al pubblico, il gran trascinatore e precursore dell’intera band, irremovibile nel perseguire l’immane voglia di musica, quasi per caso esclama: “piuttosto canto io”.

Di lì il passo sarà breve, lo farà davvero: “è lui il frontman tanto ricercato… la voce originale della band”.

Eccolo quindi, in una nuova veste, ancora più completa, avvertire inaspettatamente il bisogno di esprimersi con tutto se stesso, con tutta la propria arte, con tutta la propria voce, donarsi al pubblico, attraverso la propria musica, mettendosi pienamente in gioco, un gioco che lo porterà a una continua ricerca, alla voglia di perfezionamento, a studiare canto, sia nella scuola di musica della sua città, che attraverso lezioni private, proprio per esser meglio seguito ed ottenere maggiori incisivi risultati, sperimentando nel contempo la chitarra acustica.

Il connubio tra voce e chitarra acustica, condito da “penna e fantasia”, naturali doti di composizione della musica e della parte letteraria, diverrà ben presto originale interpretazione, rivelandosi così una miscela vincente.

Il frontman ora è maturo, pronto, davvero pronto per trascinare l’intera band verso la musica professionale: eccoli quindi arrivare al 5° posto, alle selezioni di Sanremo nuova generazione, con il proprio brano intitolato “Lucciole”, entrare così di diritto nella compilation di “Sanremo Out” (comprendente i primi 10 esclusi su 1000 partecipanti).

Nuove date, nuovi tour, nuove emozioni e, ci risiamo, ancora un nuovo cambio di componenti della band ma, finalmente, tutto questo non sarà più un problema, anzi, oltre agli amici, ben vengano ampie collaborazioni con i più disparati professionisti.

La musica ora c’è, la musica ora non manca.

Deciso quindi, sempre più deciso a non mollare mai, determinato a prendersi quel tanto ambito posto artistico, pronto, pronto come non mai, “il frontman” è divenuto “il cantautore”… Fabrizio Servidio

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