Velaut
Biografia Velaut:
I Velaut nascono nel 2006, inizialmente come progetto cover, a Cianciana, nella provincia di Agrigento. La band si esibisce in diversi locali
dell’Agrigentino, muovendosi tra i classici del Rock.
Dopo un periodo di attività di circa due anni il gruppo si scioglie, e rinasce nell’estate 2014 con un progetto diverso e ben preciso, che vede un unico membro e fondatore del gruppo originario, Francesco Less, attuale leader, che nel corso degli anni aveva portato avanti la composizione di diversi brani inediti e la partecipazione a diversi altri progetti musicali.
Nel Novembre del 2014, dopo appena quattro mesi dalla ricomposizione, grazie all’intesa maturata tra le esperienze dei vari componenti (Lucas Termini, Francesco Traina e Giovanni Termini), i Velaut entrano in studio e concepiscono “Cell Roulette”, il loro primo lavoro inedito, contenente tre tracce, tre composizioni che disegnano uno spaccato degli orizzonti musicali del gruppo, che naviga ora tra le note struggenti, ora tra i riff più violenti.
“Cell Roulette” è stato presentato al pubblico il 23 Dicembre 2014, riscuotendo approvazione dai followers della band, che aspettavano un seguito al singolo “Biancosporco”, e in generale da un pubblico molto eterogeneo.
Less e i Velaut, nel Gennaio 2016, hanno registrato presso gli Aemme Recording Studios di Lecco, il loro primo concept album, dal titolo “Apologia dell’Immobilismo e altre Odissee”, contenente nove tracce, più una bonus, e pubblicato nell’Agosto dello stesso anno, insieme alla pubblicazione del Videoclip del brano “Caronte, il Solo”, estratto dallo stesso album. (Streaming Video: http://www.velaut.com/foto/ )
(Streaming dell’album: http://www.velaut.com/apologia-dellimmobilismo-e-altre-odissee/ )
La band si è esibita in diversi concerti tra i quali una mini serie oltralpe, nella regione di Rhone-Alpes, in Francia, nel Giugno del 2016. (Photo Gallery: http://www.velaut.com/foto/ )
Musica che accarezza le sfere più intime, trascina in giardini segreti, ma che sa esprimere la sua essenza in concerto, grazie all’impatto e all’interpretazione della band sullo stage.
Ognuna delle canzoni porta la sua impronta: gli stessi contrasti celati nel nome VelAut. Un sound indie-noise, con importanti e consapevoli radici nell’universo della Canzone Italiana, cantautoriale, che sa cullare in una struggente malinconia, con melodie e liriche frutto di una spietata introspezione, in cui non è contemplato fermarsi ad osservare.
Musica che graffia, si dibatte, scuote ed esplode con una vitalità a volte inaspettata, a volte rassegnatamente insperata.
Ogni canzone, ogni storia, è un’autentica catastrofe, nell’interpretazione più radicale del termine: un rogo degli angeli, uno stravolgimento in cui ci si rivolta e infine ci si ritrova a rovescio, non potendo più trattenere i demoni, mostrando a sé stessi una nudità su cui non è più possibile tacere, da cui non è possibile fuggire lo sguardo.
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