I Caligo alla 32^ di Sanremo Rock Festival!

Per la Regione Liguria, dalla Città di Chiavari, i Caligo alla 32^ di Sanremo Rock Festival!

Caligo’s Bio :
In bilico fra cuore e ragione, un po’ viaggiatori ed un po’ entronauti, i Caligo descrivono il quotidiano andando a cercare e ad amplificare le crepe dell’anima che mininano la sicurezza delle nostre giornate. Attraverso parole utilizzate come diapositive ed un groove incalzante ma scarno, i 4 ci conducono alla ricerca di nuove avventure in hi-fi.. I Caligo insieme dal 2011 in pochi mesi compongono una decina di inediti, ad inizio Febbraio 2012 “nasce” un EP con 4 brani ( Crudo ) registrato presso Studioe Recordinglab . Appena possibile non perdono l’occasione di partecipare a festival in cui poter presentare i propri inediti, li abbiamo ascoltati protagonisti a RockTargatoItalia, Emergenza Festival, Arezzo Wave, Streetambula ( tributo per i 20 di Grace di Jeff Buckley ), wanted1Maggio. Fra Settembre 2013 e Novembre 2013 registrano, sotto la cura di Mattia Cominotto (OD Fulmine – Ex Meganoidi) presso il Greenfog Studio di Genova, l’album Fragili Ossessioni che nel maggio 2014 vede la luce ! A fine 2016 entrano nuovamente al Greenfog, e sempre sotto la guida di Mattia Cominotto ne escono con un suono più maturo e in crescita rispetto al passato, il titolo dell’album è InPerfetto Equilibrio. I Caligo sono su soundcloud :https://soundcloud.com/caligoband FB : https://www.facebook.com/CALIGOMUSIC/
Sotto come primo punto del “Dicono di noi” riportiamo una recensione di RockIt che descrive bene le peculiarità dei Caligo.

Dicono di noi :
Un incedere cadenzato, fatto di arpeggi che si susseguono a catena e ritornelli recitati come un mantra: ecco come i Caligo ci accolgono all’entrata di questo lungo tunnel idiosincratico. L’inizio del disco non lascia spazio per respirare, grazie a una cassa perennemente martellante… questo groove incessante e scarno, che diventa quasi cifra stilistica di questo quartetto ligure al loro primo album, nonché forse l’unico vero strumento per scavare dentro di sé. La ricerca introspettiva emerge forse in maniera più evidente nella seconda parte del disco, dove brani come “Non c’è un’uscita” – di cui è apprezzabilissimo il crescendo – e “Pioggia sulle ossa” arrivano a sondare la parte più scura e istintiva della galleria, con un’angoscia e di una lenta malinconia che a tratti portano a cercare il benché minimo spiraglio di luce. Spiraglio che peraltro arriva sul finale, dove il bellissimo bel riff distorto di “Distanza reale” funge un po’ da meccanismo di rianimazione cardiopolmonare; mentre “Ipnosi”, la ballata conclusiva, ha un po’ il sapore di beffa, visto che in fin dei conti “Il tempo è fermo, il viaggio è dentro me”: un modo elegante per ricordarci che il più delle volte, i tunnel in cui ci infiliamo altro non sono che suggestioni della nostra stessa mente. Suggestioni fragili e al tempo stesso opprimenti. ( Alberto Giusti della redazione di Rockit )
Caligo : Bene anzi benissimo, interessante band di “quasi pop”, bravi tecnicamente, ottimi
arrangiamenti e la voce che canta linee melodiche vere e molto belle, ecco un cantante che
canta!!!. (Gianluca Benvenuti della redazione di emergenza.net)
Caligo : Come la nebbia che risale dal mare da cui prendono il nome, i Caligo hanno viaggiato
tanto e questo basterebbe già a far capire come vivono la musica. Quando salgono sul palco ed
interpretano le loro canzoni mostrano tutta la loro passione per la musica, eseguendo con
precisione i loro pezzi che sono tutt’altro che “Fragili Ossessioni” (titolo del loro album). Seicento
chilometri percorsi per portare nella Winter Session di Streetambula dei pezzi validi, tanta passione
ed una bella interpretazione di Grace, la titletrack del festeggiato della serata…” ( Alessandro
Baroni della redazione di Streetambula )
… Melodie e canzoni, di quelle belle, di quelle che si possono cantare anche solo dopo averle
ascoltate una volta. I Caligo erano proprio quello che mancava alla serata…. i Caligo hanno ben
chiaro come scrivere canzoni, riescono a scrivere quei pezzi di Musica Leggera che hanno fatto la
fortuna di tanti colleghi in Italia. Brani come “Espiazione” o “Voce15” sono hit potenziali dal
garantito successo se solo qualcuno le includesse nello spazio che meritano e che più si confà
loro, ma anche i brani meno ordinari (“Eccomi”), più potenti musicalmente o anche solo fuori dagli
schemi canonici del Pop tricolore, hanno degli scheletri melodici da far invidia ai più grandi (Silvio
Don Pizzica della redazione di Rockambula)