Sono stato assorbito dalla letteratura per anni, finché non mi sono deciso a riprendere in mano la chitarra e ho capito che la forma espressiva a me più congeniale è proprio la canzone.
Nella stesura dei testi, ho trovato il modo di applicare lo stesso gusto per una scrittura nitida, esatta, aderente il più possibile ai fatti.
Prediligo il rock anche per questo: colpisce lo stomaco, non ama i giri di parole. Cerco comunque di fare le cose in modo originale, senza badare alle etichette.
Esordisco nel 2023 con il singolo “Re di Roma”, dedicato a Francesco Totti. L’ispirazione mi venne durante la sua ultima partita, quando i tifosi salutarono il loro Capitano in lacrime.
Di solito, le mie canzoni prendono spunto da esperienze reali di vita. In questo senso, la musica potrebbe essere intesa come la capacità di cogliere ed evocare avvenimenti epocali dell’esistenza: una sorta di rete gettata tra noi e l’infinito. Desidero raccontarmi in modo semplice, diretto, sincero. E parlare la stessa lingua di chi mi ascolta.
Credo che la curiosità e l’umiltà siano gli elementi necessari alla crescita personale. Perciò mi metto sempre in discussione e collaboro volentieri con quelli più bravi di me, nella consapevolezza che le cose più importanti sono la condivisione e l’empatia tra le persone.
Come dice qualcuno che stimo, non si abbraccia la chitarra per imparare a suonare, ma a vivere.
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