Matteo Farge e gli Zingari nel bosco al Sanremo Rock!
Per la Regione Abruzzo Matteo Farge & gli Zingari nel bosco alla 32^ del live Tour di Sanremo Rock!
Biografia:
Mentre Diego baciava la Coppa del mondo, al Kennedy Space Center, il sogno dello Space Shuttle Challenger si tramutava in esplosione di fumo e rottami sotto gli occhi increduli della NASA.
L’Europa, incollata sugli schermi a tubo catodico, restava immobile e terrorizzata di fronte alle immagini apocalittiche del disastro nucleare di Chernobyl.
In compenso, a Reykjavík, Gorbaciov e Reagan iniziavano a stemperare la Guerra Fredda.
In un’Italia d’agosto, in barba al solleone, la provincia di Milano si aggiudicò il record per una maxi grandinata distruttiva, mentre nella torrida Palermo, si apriva il maxiprocesso a Cosa nostra.
Nonostante tutto, fortunatamente, qualche ignaro adolescente leggeva il primo numero di un fantastico Dylan Dog, condito dal sottofondo del jukebox, settato in “modalità infinito” su “Papa don’t preach”.
Era il 1986. E, nel trambusto, i giornali raccontarono anche un po’ di me…
“MATTEO, 10 giorni E 1000 PROBLEMI e ODISSEA PER UN BIMBO”.
Entro in contatto con la chitarra in modo giocoso e casuale a 7 anni, prendendo successivamente lezioni private dall’unico musicista del mio paese, Gabriele.
A 13 anni le “prime canzoni” o, forse, le “prime cotte”, i primi desideri, ma anche il primo gruppo: gli Arsenik.
A 17 anni, fondo gli Alveromanzia, un nome rispolverato da un’antica arte mantica dimenticata che consisteva nella divinazione attraverso l’utilizzo e l’interpretazione dei suoni.
Alveromanzia è poi diventato quasi un modo di vivere, nonché una delle modalità con cui scrivo. Semplicemente, mi immergo nei pensieri e nei ricordi cercando il contatto con le persone che ci hanno lasciato, con l’ignoto e l’occulto, chiedendo complicità, consigli, fortuna e parole…
Nel 2012, dopo alcuni problemi legati alla vita privata, scrivo la canzone “NON E’ UGUALE” e abbandono definitivamente la musica suonata (ma non quella scritta) a favore della carriera all’interno dello Stato.
Riesco a domare lo spirito artistico con il contagocce fino al 2017 quando riapro “le dighe” con la forza di una nuova consapevolezza.
Il nuovo inizio porta il nome della mia compagna, di un figlio in arrivo, dell’epitaffio di mio padre e un treno di ricordi da trainare.
Il nuovo inizio parte con tutto ciò di cui avevo bisogno: La professionalità e l’umana genuinità degli Zingari Del Bosco ed il sottofondo delle nuove canzoni: K2, Vite Discutibili e Rebecca…
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