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Stefano Manzocco 34^ edizione Sanremo Rock – sezione Trend

Stefano Manzocco

Dopo il lontano esordio con la band Klimt, in attività discontinua durante gli anni 80/90, ho navigato in immersione, continuando a suonare per mio conto.

Qualche decina di apparizioni live (a livello locale), parte con mie composizioni, parte con progetti cover, come solista o con vari musicisti, secondo le occasioni.

Accorgendomi di aver fatto ormai decisamente molto tardi, ho deciso di provare ad uscire allo scoperto come “cantautore” con il mio ultimo lavoro. Dieci brani (homemade demo) realizzati da febbraio a maggio 2020, dei quali uno  (Hey, you!), è stato inviato alle selezioni e poi ammesso alla manifestazione.

Dunque: l’unico vero curriculum che ho da proporre è l’ascolto della musica che faccio.

Le fonti di ispirazione vanno dalla classica, ai Beatles, al progressive anni ’70, a band storiche come i Roxy Music, al punk, alla new wave anni ’80, c’è una quasi impercettibile vena funk/jazz, ci sono i Radiohead ma, soprattutto, nel corso dei secoli (!) Peter Gabriel.

Il risultato non è inscrivibile in nessun genere definito ed è piuttosto lontano da quel che viene proposto attualmente: le atmosfere e gli arrangiamenti sono molto diversi da un brano all’altro. Queste caratteristiche possono essere considerate pregi o limiti, a seconda dei punti di vista, ma il tutto è, senza dubbio, alquanto personale.

Naturalmente, non avendo una band e dovendo propormi dal vivo, in questa occasione eseguirò i brani con voce e pianoforte. Come si suol dire “unplugged”…

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